Frida Kahlo, donna/artista anticonformista
e piena di talento, che ha saputo trasformare il dolore in una
esplosione inesauribile di creatività e bellezza, che
incanta ancora oggi. Il dolore, sia quello fisico che quello
dell'anima , diventa per lei una costante di vita che non la
abbandonerà mai . Usò la pittura per raccontare
le sue sensazioni, i suoi sentimenti e i suoi stati d’animo.
Attraverso i suoi numerosi autoritratti, stravaganti e pieni
di colore, si percepisce quanto il suo corpo di donna ferita
sia stato centrale nella esistenza e soprattutto, nella sua
arte.
"Ho dipinto autoritratti perché ero spesso sola,
perché sono la persona che conosco meglio. La mia opera
può essere definita come una sorta di autobiografia pittorica.
In scena la passione e la follia
di Frida Kahlo, la sua immane sofferenza e il suo smisurato
amore per la vita. Quella che ci troviamo davanti è una
donna vicina alla fine, la sua mente viaggia attraverso memorie
e allucinazioni, ricostruisce la sua vicenda umana e creativa
attraverso il racconto del dolore per il suo corpo devastato
e come sia riuscita a trasformare la sofferenza in arte, ma
anche attraverso la voglia di vivere di chi la vita la ama appassionatamente.
Una sfida difficile , quella di interpretare il grido di rabbia
e di ribellione di un’artista come la Kahlo che ha sperimentato
sulla propria pelle il bello e il brutto della vita.