Regie Massimo Costabile

EDIPO

dall'Edipo Re di Sofocle


adattamento Massimo Costabile

Tutto lo spettacolo è costruito sul momento dello smascheramento, sulla presa di coscienza. Tutti gli altri momenti passano in secondo piano, la tragedia è compiuta, il resto - il suicidio di Giocasta, l'autoaccecamento di Edipo è uno svolgimento poetico della situazione. La struttura dello spettacolo è quella di un vero e proprio giallo in cui il grande inquisitore Edipo, dopo alterne vicende, incertezze, falsi indizi si ritrova ad essere il colpevole che cercava. Quello di Edipo è il dramma della conoscenza, il dramma di un uomo vinto dalla fatalità malgrado la sua volontà e la sua ribellione. Il dramma di un uomo, colpevole senza colpa, colpevole senza averne coscienza, ma che la sete di verità porta a considerare moralmente responsabile di un delitto anche se commesso inconsapevolmente e nonostante ciò, Edipo, più che colpevole dei suoi atti criminosi (l'assassinio del padre, l'incesto) di cui era ignaro, appare colpevole della propria determinazione ad attingere alla verità..

Adattamento e Regia Massimo Costabile
Personaggi e Interpreti

Edipo
Giocasta
Creonte
Tiresia
Corifeo

Gugliemo Margio
Antonella Carbone
Dario Natale
Lindo Nudo
Patrizia Rizzo
Costumi Antonella Carbone
Install.ne Scenica Salvatore Anelli
Disegno Luci Paolo Carbone
Realizzazione costumi Anna Adriani
Foto di Scena Francesco De Rose
Video Wesson & Boile
Produzione Centro R.A.T. - Teatro dell'Acquario Anno 1992

Estratti dalla Rassegna Stampa
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SIPARIO (Luglio/Agosto 1993)
EDIPO

"...nell'adattamento di Costabile, l'attenzione del pubblico viene fatta concentrare sulla solitudine dell'uomo di fronte all'atroce destino e nella vana ricerca di svincolarsene quando sempre meglio sui delineano i contorni del suo dramma...
L'investigatore attraverso i suoi stringenti interrogatori dipana sospetti, supera incertezze, abbatte falsi indizi e infine trova l'insospettabile autore del delittoÊ: l'allestimento costituisce un approccio inconsueto con il responsabile del la maledizione abbattutasi su Tebe, il quale una volta cosciente dell'abisso in cui ? precipitato e di fronte al suicidio della propria consorte-madre si acceca per non vedere le conseguenze degli obbrobri di cui ? stato inconsapevole protagonista..."

GAZZETTA DEL SUD (18 novembre 1992)
Edipo prosciugato sempre più attuale.
"...la nuova produzione del Centro RAT,un adattamento dell' "Edipo Re" basato su una riduzione del testo di Sofocle tanto a livello di scrittura (peraltro attualizzato, utilizzando il nostro linguaggio contemporaneo) che di azione (le oltre venti figure che affollano la tragedia greca sono diventate cinque, il cui raccontare tira in ballo ruoli e gesta degli... assenti...) conoscenza a tutti i costi che porterà Edipo alla perdizione una volta di fronte alla triste realtà... Apprezzato dal folto pubblico della "prima ", lo spettacolo ha i numeri per essere di particolare ausilio e gradimento per il pubblico studentesco."

TRIBUNA SUD ITALIA  ( Marzo 1993)
IL RITORNO DI EDIPO
"...Il lavoro usa il linguaggio di Sofocle in una riduzione che ne trae i passi essenziali e ne riduce le parti, ma non per questo ne fa perdere, anzi ne conserva, l'intensità drammatica e la consequenzialità logico-narrativa. In un disegno delle scene essenziale ma suggestivo, quasi da recital, i protagonisti evidenziano in dialoghi serrati i temi principali della tragedia greca, la lotta dell'uomo contro il suo destino, l'inganno della conoscenza, l'incombenza delle leggi della natura e della tribù, l'indiscindibilità di eros e thanatos... Costabile conferma le doti di pulizia, concentrazione, percezione lirica ed essenzialità che ne conosciamo e che ne costituiscono i tratti determinanti, valga per tutto la scena finale in cui, con semplice perentorietà, la dimensione di thanatos si erge a messaggio all'umana progenie..."

INSTALLAZIONE SCENOGRAFICA
di
Salvatore Anelli

La scenografia di Edipo è stata pensata ed immaginata come un luogo della conoscenza,un tempio del mito,uno spazio che pulsa silenziosamente e che in maniera impercettibile esprime umori sotterranei, segnati da una vibrazione segreta lontana nella memoria.

 

studi per l'allestimento scenografico: elementi scenici e visione d'insieme di Edipo