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MALEDETTA
liberamente
ispirato a "Troiane" di Euripide
di Massimo Costabile e Franco Dionesalvi
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Dedicato
a tutte le donne
torturate, stuprate, ammazzate in guerra
Lo
spettacolo vuole essere dedicato a tutto quanto costituisce,
all'interno della dimensione umana, percezione e testimonianza
di ogni situazione di costrizione, di oppressione, di violenza;
partendo da situazioni collettive, esterne, storiche, ma puntando
a scandagliare e a sviscerare quanto, di quelle condizioni,
viene interiorizzato dalla persona, e va a scontrarsi drammaticamente
con le aspirazioni alla libertà, all'amore, alla gioia.Dunque
uno spettacolo sul dolore, sull'angoscia, sulla violenza.
Nella costruzione si parte da una tragedia del mondo classico,
TROIANE di Euripide, ma contemporaneamente si attravesano
le tante tragedie del nostro tempo, con il loro potenziale
di prepotenza e di crudeltà che tante immagini televisive
ci hanno impietosamente scagliato contro: la Bosnia, la Palestina,
la Somalia, il Ruanda, etc...
E queste singole tragedie non vengono nel testo e nell'ambientazione,
chiamate per nome, ma solo accennate, intuite.Perché
non occorre far nomi, differenziare i meridiani e il colore
della pelle: al contrario, interessa evidenziare l'universalità
della problematica
Regia |
Massimo
Costabile |
Interpreti |
attrice
Antonella Carbone
danzatrici
Alessia Ciappetta, Antonella Ciappetta ,
Teresa Iaquinta, Luigia
Redavide,
Monica Rovito, Antonella Valenti |
Coreografie |
Antonella
Ciappetta |
Costumi |
Antonella
Carbone, Maria Rita Violante |
Disegno
luci |
Paolo
Carbone |
Produzione |
Centro
R.A.T. - Teatro dell'Acquario - Anno 1996 |
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Estratti dalla Rassegna Stampa
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le recensioni originali
INIZIATIVA
(maggio 1996)
" MALEDETTA "
"...Un grido d'accusa, che, attraverso tempo e e spazio,
giunto fino a noi, nella nostra storia, nel nostro "oggi". Bisogna
dire che non sono molti gli spettacoli teatrali che, oltra a piacerci,
ci coinvolgono emotivamente, fanno vibrare nel più profondo
il nostro essere, in una parola "ci emozionano". Ma ogni tanto
succede, ed è qualcosa di bello, quasi inesprimibile a
parole. Ma èquello che è avvenuto alla rappresentazione
di "MALEDETTA" (progetto Massimo Costabile)....
...Bravissima la protagonista, Antonella Carbone, che con una
recitazione intensa, ricca di pathos, ha saputo rendere tangibile
la tragicità che ispira il lavoro. Ha urlato la sua rabbia,
la sua accusa contro oppressori e persecutori, e la vittima si
è trasformata in giudice dei suoi carnefici...."
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IL
QUOTIDIANO (28 aprile 1996)
SUBENDO VIOLENZE E SOGNANDO LA LIBERTA'.
"...Atmosfera connotata di violenza e prevaricazione come elementi
"raccontati", vissuti. Questi si rispecchiano nelle parole, emozionanti
e che bucano dentro, grazie all'ottima interpretazione di Antonella
Carbone che è riuscita a rendere profondamente coinvolgente
quello che è lo status delle donne vittime di soprusi....
Grande pulizia formale e disegno registico forte..."
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IL
TAGLIERINO (18 maggio 1996)
LUTTI E SUGGESTIONI DEL TEATRO GRECO
"...Scene spoglie ma dense di considerevole potere evocativo,
sono presentate ad un pubblico che deve estrarre dal buio le figure
teatrali. L'impressione è che la musica, di fortissimo
impatto, rappresenti la Guerra di Troia appena terminata e opprima
fino a schiacciare le reduci del conflitto. L'attrice principale,
Antonella Carbone, recita il testo, mentre le altre impiantano
un translato commento di gesti, a metà tra la danza e la
mimica, alle vicende narrate dalla protagonista. Bisogna riconoscere
a questo allestimento una considerevole penetrazione della tragedia
con i mezzi del teatro contemporaneo..."
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