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ROBINSON
CRUSOE
da
Daniel De Foe
adattamento Massimo Costabile
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La vita e le strane avventure di Robinson Crusoe, marinaio,
il quale visse ventotto anni completamente solo in un'isola
deserta dopo un naufragio nel quale perirono tutti i suoi
compagni, raccontate da lui stesso."
Lo spettacolo ripercorre le tappe fondamentali della storia
di Robinson Crusoe nei ventotto anni della sua segregazione.
Nella prima parte incontriamo il protagonista che dopo il
naufragio ( l'attore al centro del palco muovendo una vela
fa rivivere la tempesta che distrugge la nave) si ritrova
su un'isola inospitale, indifeso e bisognoso di tutto. L'attore,
solo sulla scena, inizialmente vuota, accumula materiali che
gli serviranno per costruire una scenografia essenziale ed
efficace, nella quale si muoverà organizzando la sua
nuova vita passando da momenti di euforia a momenti di angoscia,
mostrandoci come da una situazione disperata man mano con
l'aiuto della fantasia e mettendo in moto l'ingegno si può
arrivare a vincere le difficoltà.
Nella seconda parte viene mostrato l'incontro tra Robinson
e il "selvaggio" Venerdì. La conoscenza del
mondo dell'altro attraverso la discussione, il gioco, la scoperta
e l'uso di oggetti, permettono di avvicinare l'uno alla cultura
dell'altro. Ma, dopo la scoperta, la sorpresa, il gioco, ritorna
"l'angoscia", il desiderio di rivedere la propria
gente e da qui la decisione di avventurarsi verso l'ignoto
per tentare una via d'uscita. Non aspettare quindi qualcosa
che arrivi dall'esterno per risolvere il proprio problema,
ma "rischiare" in prima persona.
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Estratti dalla Rassegna Stampa
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Città
Oggi (15/31 gennaio 1996)
IL
CENTRO R.A.T. E ROBINSON CRUSOE
...Il nuovo allestimento del Centro RAT è una riduzione
drammaturgica di Massimo Costabile del Robinson Crusoe di Daniel
De Foe che porta l'omonimo titolo, La regia è dello stesso
Massimo Costabile, il quale, in un periodo in cui siamo bombardati
da eccessi ed esagerazioni, ha diretto con equilibrio uno spettacolo
che, destinato ai ragazzi, è piacevole anche per gli adulti...
Di
tutto...un pò (Febbraio 1996)
ROBINSON, VENERDI' E L'ISOLA DESERTA
...La
direzione registica del "Robinson" segue la linea equilibrata
che contraddistingue Massimo Costabile, il quale ci ha abituato
ad assistere a spettacoli che non oltrepassano mai la misura.
Una terribile tempesta provoca il naufragio di Robinson Crusoe
su un'isola deserta. Il suo diario inizia il 30 settembre 1659,
nel quale battezza la terra sulla quale è approdato "Isola
della disperazione". Prosegue in tal modo il suo diario,
a metà tra il racconto e l'azione...
Il
Quotidiano
UNO
SPETTACOLO SUL MITICO PERSONAGGIO
"...Lo
spettacolo che narra la storia di Robinson Crusoe risulta essere
una godibile interpretazione dell'opera di De Foe. E' costruito
su un equilibrio: (risolto) di elementi che tendono a tener desta
l'attenzione del giovane pubblico; come il motivo delle favole,
tipico esempio di metateatro, che ha suscitato grande ilarità
tra i piccoli spettatori. Ma il testo, che è una lunga
narrazione dell'avventura vissuta dal protagonista, prevede anche
alcuni momenti in cui scende un velo di tristezza sulla sala,
e ciò per il particolare motivo della grande solitudine
vissuta da Robinson sull'isola.... ... Nello spettacolo vi sono
anche momenti che si affidano ad un certo simbolismo per esplicitare
particolari significativi, ad esempio quando Robinson insegna
a Venerdì ad usare il cannocchiale, o quando Venerdì
indossa l'abito femminile, scena che partorisce quella del grottesco
ballo. Lo spettacolo è stato ben allestito perché
curato in ogni suo aspetto: anche nelle musiche e nelle luci il
lavoro svolto è di tipo professionale. I tempi ci sono
ed il pubblico, attento e recettivo, ha risposto...
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