Regie Massimo Costabile

ROMEO e GIULIETTA

opera per marionette e attori

da Shakespeare
adattamento Massimo Costabile

Rappresentare Shakespeare ai ragazzi Qualcuno potrebbe definirla una follia.
Una follia non priva di metodo, direbbe Amleto. Non priva di bellezza, possiamo dire noi.

Lasciato da parte ogni timore reverenziale nei confronti del grande autore, abbiamo affrontato con passione il testo di Romeo e Giulietta, riducendolo ad un atto unico in modo da renderlo più accessibile ad un pubblico di ragazzi. La riduzione, comunque, non ci ha impedito di trasferire nello spettacolo il senso e l'atmosfera propri del testo originale. La storia di Romeo e Giulietta è certamente una delle più belle storie d'amore di tutti i tempi, il cui finale non è uguale a quelle di tante favole, infatti l'amore dei due protagonisti si concluderà tragicamente... lasciando un po' d'amaro in bocca allo spettatore che si attende un epilogo più fortunato.
E' il tentativo di edificare un microcosmo dell'amore chiuso in se stesso e inattaccabile dalla società, dalle sue violenze e dai suoi pregiudizi. E' l'impossibilità di realizzare questa utopia, in un mondo che non la tollera e che è disposto sì a versare qualche lacrima sui due sventurati, ma non ad accettare e a perdonare la carica eversiva di un amore così profondo, così totale e, nello stesso tempo così disarmato. L'utilizzo del teatro delle marionette e del teatro d'attore ci è sembrato il linguaggio più adatto per sperimentare questa proposta rivolta specialmente ad un pubblico di ragazzi.

Progetto e regia Massimo Costabile
Interpreti Antonella Carbone, Mario Massaro, Paolo Mauro
Scene Aldo Zucco 
Costumi attori
Antonella Carbone
Marionette Grazia Bonu, Caterina Morano, Sabina Frisina,
Teatro delle Rane
Video Agostino Conforti
Foto di scena Francesco De Rose
Produzione Centro R.A.T. - Teatro dell'Acquario - 2000
Estratti dalla Rassegna Stampa
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Gazzetta del Sud
12 /01/ 2001
SHAKESPEARE PIACE AI GIOVANISSIMI
…Massimo Costabile compie una rilettura del dramma, riproponendo, per intera, la magica alchimia di cui è intessuto il testo. E sempre difficile, spiegare realmente perché le cose in teatro riescono, ma senza dubbio merito di Costabile è stato quello di aver saputo trattenersi sempre un punto più in qua del pedantismo pedagogico; invece ha offerto spettacolo che va oltre il senso del puro intento divulgativo. Ma al di là di questioni inerenti la struttura testuale, la riduzione teatrale, ha catturato interesse e ha divertito i ragazzi grazie a un giusto dosaggio di linguaggi teatrali diversi, come l'uso delle marionette; l'intrusione sulla scena di attori-maschere (i bravi e puntuali Antonella Carbone, Paolo Mauro, Mario Massaro), che non hanno mai rubato scena alle marionette; e di una voce narrante didascalica che si è fatta grande marionetta. Protagoniste assolute le bellissime marionette create dal Teatro delle Rane di Reggio Calabria… (Marcello Gallo)

Teatro Rendano
Febbraio 2001
ROMEO E GIULIETTA
…E se il teatro ritornasse all'espressività delle marionette? E se queste provassero a rivestirsi della tragica umana passione, divenendo esse stesse icone della liricità di Shakespeare? Ecco cosa succede nella particolarissima versione di Romeo e Giulietta, adattata e diretta da Massimo Costabile.La storia dell'odio tra i Capuleti e i Montecchi funge da sfondo secondario, anche se viene sufficientemente spiegata allo spettatore, a servizio di una vis narrativa che fa perno sull'aspetto romantico della vicenda shakespeariana, con una Giulietta (Antonella Carbone) sin troppo melliflua e per questo inedita ed un ottimo Romeo (Mario Massaro), che accompagnano chi guarda all'interno di un giardino i cui colori, sino alla fine, sono quelli dell'idillio, e stemperano la tensione del dramma finale. Marionette e attori si alternano continuamente, dissolvendo i confini tra umano e fittizio, e comunque sempre con mano garbata e leggera.
Ben vengano dunque le riletture "per bambini" che peraltro finiscono con il coinvolgere anche il pubblico nell'eterna messa in scena delle passioni umane. (Cesare Orlando)