La Compagnia
Lalineasottile, con la regia di Massimo Costabile e l’interpretazione
di Antonella Carbone, ripropone, dopo la messa in scena del 1999
e il riallestimento del 2007, “Medea” di Enzo Costabile,
scarnificandola e riducendola all’essenzialità. Una
messa in scena tutta incentrata sul delirio del suo dolore e sugli
abissi insondabili della sua personalità. E’ la rappresentazione
di un incubo, l'incubo della donna esiliata, rinnegata e ripudiata
dal proprio marito, autrice consapevole del martirio dei propri
figli, e dunque perseguitata dai fantasmi che ella stessa ha prodotto.
La donna simbolo della vendetta si sente vittima ma non l'accetta,
vive tutta dei suoi pensieri, dei suoi ricordi incancellabili,
che si sovrappongono in una tela fitta e che sembrano riempire
l'intero spazio scenico. Reietta, emarginata, sola, Medea vive
- o ricorda, o immagina - gli avvenimenti con estrema lucidità.
Ma tutto ruota sopra di lei.