Compagnia Teatrale Lalineasottile
Attivita' di produzione

MEDEA

di Enzo Costabile

 

Da consultare
1a Edizione 1999
2a Edizione 2007
3a Edizione 2012

4a Edizione 2015

Il viaggio estremo, il "viaggio al termine della notte''. Tutto "dentro'', senza alternative, fino all'inferno ed oltre. Un viaggio pensato, sognato e fissato per sempre nello specchio incandescente della memoria che non accetta di rinnegarsi. Della vita che, per non soccombere, cancella il futuro che la esclude con un estremo, inutile, devastante e disperato sussulto.
La Medea del poeta di Salamina, come un marmo greco, dopo duemila e cinquecento anni, è sempre la madre di tutte le vendette. Quella di Corneille, la riscoperta del mito che non paga, mai, il prezzo della sconfitta. Per Corrado Alvaro è il canto della diversità irriducibile.

In questa nuova versione del dramma, Medea è il "sogno" di Medea. Il tempo che cerca disperatamente se stesso. La fine inesorabile ma, proprio per questo, impossibile da accettare. Il sogno spietato, fatto ad occhi aperti, scuoiato, scomposto e fatto a brandelli per non perdere uno solo dei suoi sussulti infami. Una Medea che inchioda i suoi pensieri ad uno ad uno sulla pelle. Una Medea che celebra la cerimonia della messa a nudo di tutto ciò che nasconde, nei recessi più inviolabili perchè "accecante''. Una Medea che, proprio perciò , paga con la sconfitta della passione ad opera della ragione, sul piano personale, e con la disfatta totale su quello "politico'' la rivendicazione del diritto all' identità.

Lo spettacolo ricostruisce le tappe di questo "viaggio'' allucinato. Intreccia parole e gesti, movimenti e pause, corpi ed ombre, suoni e suggestioni. Grazie a ciò, detto e non detto, mostrato e nascosto, tutto acquista rilievo e costruisce la tela fitta di una storia eterna come sono eterni i sogni le speranze e le paure degli uomini.

Regia Massimo Costabile
Interpreti Antonella Carbone, Luigi Iacuzio, Marco Silani,
Desirèe Cozzolino, Gisella Secreti
Install.ne scenica Salvatore Anelli
Musiche originali Mario Artese
Costumi Antonella Carbone
Produzione Compagnia Teatrale Lalineasottile (2007)

Dalla tesi di laurea in Filosofie e scienze della comunicazione e della conoscenza di Fabiola Cosenza -
MEDEA
. La riscrittura della tragedia classica nella drammaturgia calabrese contemporanea
             

Estratti dalla rassegna stampa
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QuiCalabria (30 Luglio 2007)

LA TRAGEDIA DI MEDEA
Uno spettacolo fortemente espressivo, carico di pathos e violentemente drammatico. Antonella Carbone/Medea è riuscita a dare al personaggio una grande carica emotiva, esprimendo l’angoscia di una donna desiderosa di abbandonare se stessa, martoriata dalla colpa che ha commesso. (Marco Papasidero)


Telereggio.it (28 Luglio 2007)

MEDEA SBARCA A ROSARNO E LOCRI
Lo spettacolo –continua il regista- ricostruisce le tappe di questo "viaggio'' allucinato. Intreccia parole e gesti, movimenti e pause, corpi ed ombre, suoni e suggestioni. Grazie a ciò, detto e non detto, mostrato e nascosto, tutto acquista rilievo e costruisce la tela fitta di una storia eterna come sono eterni i sogni le speranze e le paure degli uomini”. (Marco Papasidero

INSTALLAZIONE SCENOGRAFICA
di
Salvatore Anelli

La struttura della messinscena di Medea è stata concepita a due livelli come a simboleggiare l'incontro tra il cielo e la terra, tra la realtà che sta sotto e il sogno sopra, metafora del bene e del male. Il baricentro di tutto il piano scenico è simbolicamente contestualizzato da un coltello conficcato sulle assi lignee del pavimento su cui è continuamente orientato un fascio di luce.

Medea : cantiere in allestimento

 

installazione e particolari della messinscena